Il mondo sta cambiando rapidamente, molto più di quanto i nostri predecessori potessero immaginare.
Le attuali capacità dell’intelligenza artificiale sono sorprendenti: la separazione tra realtà e digitale è sempre più labile e le nuove tecnologie stanno repentinamente animando la nostra quotidianità.
Una spinta, quella data dall’incremento dell’innovazione, che trova nel mondo del lavoro un terreno fertile dove attecchire mentre tarda, a tratti anche comprensibilmente, a fare breccia nel cuore delle scuole.
Tuttavia, non possiamo più attendere: servono metodologie didattiche interattive per rimanere al passo con i tempi e, dove possibile, anche anticiparli.
Scuola e digitalizzazione: l’Italia deve fare di più
Le necessità dell’Industria 4.0 rispecchiano quelle di un mondo lavorativo in costante evoluzione. La digitalizzazione delle imprese non arretra di un passo, fiduciosa di aver trovato nella cultura digitale l’arma vincente per affrontare le sfide del futuro.
Purtroppo, non possiamo dire lo stesso dell’ambiente scolastico.
La pandemia di Covid-19 ha costretto milioni di studenti a rimanere fisicamente lontani dai banchi di scuola e ha obbligato gli istituti a riporre massima fiducia nelle piattaforme digitali.
Tuttavia le metodologie didattiche interattive attuate in Italia, la posizionano molto distante dal resto d’Europa: mancano difatti, tutte quelle competenze avanzate che il sistema formativo ha il compito di promuovere ma che, evidentemente, fatica a offrire.
Metodologie didattiche interattive: scuola e lavoro
La forza di un buon sistema formativo, aiutato e sostenuto dalla crescente presenza della tecnologia, è una risorsa preziosa per ridurre disuguaglianza, discriminazione e gender gap.
Tuttavia, è altresì vero che raggiungere una presenza soddisfacente di metodologie didattiche interattive dedite a tale scopo è un obiettivo molto complesso.
Per garantirne l’efficacia devono essere infatti sviluppate in ambienti di apprendimento flessibili, dove vengono considerate sia le esigenze degli insegnati che degli alunni.
Inoltre, il divario tra generazioni, tra le quali spesse volte, si collocano innovazioni la cui assenza e\o presenza ha influenzato enormemente chi le ha precedute e susseguite, può rappresentare un ostacolo presente ma non è invalicabile.
Il settore industriale, in forte crescita nel BelPaese, richiede infatti giovani preparati che sappiano formare, coinvolgere e implementare le loro conoscenze e quelli dei colleghi, anche dei più maturi.
È qui che agisce la digitalizzazione delle imprese: agevola, oltre la produzione, soprattuto la condizione dei dipendenti, la cui salute (fisica e mentale) deve rimanere la più grande priorità delle aziende.