Il Mechanism and Robotics Award è un premio assegnato agli ingegneri che hanno dedicato gran parte della loro vita al campo della progettazione o alla teoria dei meccanismi.
Istituito nel 1974, l’Award della meccanica applicata alle macchine viene conferito ogni anno dall’ASME a un numero limitato di ricercatori, la cui candidatura è sostenuta da un membro del comitato.
Quest’anno, grazie al professor Vincenzo Parenti Castelli, il prestigioso DED Mechanism and Robotics Award è giunto finalmente in Italia, nello specifico a Bologna.
Che cosa si intende per meccanica applicata alle macchine?
Per meccanica applicata alle macchine si intende una branca dell’ingegneria meccanica che ha come obiettivo quello di comprendere il funzionamento dei dispositivi meccanici applicativi sfruttando la metodologia della meccanica teorica. La vasta offerta formativa dell’Università di Bologna propone un intero corso dedicato a questo studio.
Per i ricercatori interessati a questa materia, il DED Mechanisms and Robotics Award è un riconoscimento senza paragoni, un traguardo tanto facile da sognare ma quasi impossibile da raggiungere.
Un sogno diventato realtà per il professor emerito dell’Università di Bologna Vincenzo Parenti Castelli che, nel mese di agosto del 2022, ha ritirato il premio DED a St.Louis, in Missouri.
L’innovazione nasce dalla curiosità
Ogni anno una commissione dell’Honors and Award Committe seleziona un numero ristretto di candidati, proposti da uno o più membri del Mechanisms and Robotics Technical Committee, un comitato che sostiene la promozione della ricerca e della formazione.
Il professor Castelli, sostenuto dal professor Carricato (dipartimento Ingegneria Industriale dell’università di Bologna), è il primo italiano nella storia ad aver ricevuto questo premio, a sottolineare i grandi investimenti proposti da Unibo nei confronti dell’innovazione.
Un obiettivo, quello del professor Castelli, raggiunto grazie a curiosità e dedizione, caratteristiche chiave del progresso.
Non esiste evoluzione senza ricerca, non esiste avanzamento senza dinamismo.
Fonte: Unibo Magazine