Con il passare del tempo il mondo del lavoro sta diventando sempre più inclusivo.
Il problema della gender equality persiste – questo non si può negare – ma sta diminuendo, seppur faticosamente.
Anni di proteste e battaglie hanno portato a quello che potremmo definire oggi un mercato del lavoro impari ma in forte miglioramento.
Tuttavia, il mondo non è sempre stato così.
Laura Bassi e il cambiamento di cui il mondo aveva bisogno
Per secoli, innumerevoli donne brillanti hanno dovuto rinunciare ai loro sogni e alle loro aspirazioni a causa di una società estremamente maschilista e patriarcale.
Tra queste però, alcune hanno avuto la fortuna e il coraggio di emergere, rivendicando ciò che era loro di diritto.
Donne storiche, con forti passioni e ambizioni irrefrenabili, capaci di cambiare per sempre la direttrice della storia.
Laura Bassi, fisica e accademica bolognese, è sicuramente una di loro.
Nata a Bologna il 29 ottobre del 1711, Laura si forma in un ambiente familiare adatto alla crescita intellettuale. Il nonno – Giacinto Bassi – possiede infatti un noto laboratorio farmaceutico, dove vende medicamenti a base naturale.
Secondo le fonti storiche, la Bassi dimostra sin da bambina una grande propensione verso la scienza: prima studentessa curiosa e poi docente stimata, viene influenzata positivamente dal clima della Bologna dell’Età Moderna.
Sede della più antica università del mondo, il capoluogo emiliano – all’epoca territorio dello Stato Pontificio – è infatti il luogo ideale per coltivare curiosità e ambizioni di una donna tutt’altro che ordinaria.
Donne storiche: il potere dei sogni
All’età di 21 anni, Laura Bassi sostiene – davanti a un vasto pubblico di intellettuali – la disputa de universa re philosophica, conversando con cinque dotti e rispondendo esaustivamente alle loro domande.
La difficoltà dei temi trattati e le argomentazioni con le quali la giovanissima Bassi riesce a difenderli, le valgono – da lì a pochi giorni – la laurea in filosofia.
L’avvenimento in questione – tutt’altro che ordinario – contribuì al diffondersi di una considerazione totalmente diversa delle donne. Festeggiamenti e ovazioni si susseguirono senza sosta, onorando la neo dottoressa ben presto insignita della cattedra universitaria di filosofia.
Da quel momento in avanti, la carriera di Laura Bassi è un inarrestabile susseguirsi di soddisfazioni. La sua impareggiabile intelligenza, coltivata e coccolata dall’ambiente estremamente stimolante dell’epoca, le permette di confrontarsi con menti eccelse, capaci di arricchirla e proiettarla verso orizzonti sempre nuovi.
Nel 1776 il Senato le conferisce finalmente la cattedra di Fisica sperimentale presso l’Istituto delle Scienze dove la Bassi tiene lezioni sia teoriche che pratiche incentrate sulla fisica newtoniana e non aristotelica.
Donna dalle capacità straordinarie e dalla volontà inflessibile, Laura Bassi si spegne il 20 febbraio 1778, lasciando al mondo intero un patrimonio culturale e sociale immenso.