Il brand è uno dei beni più preziosi di un’azienda.
Oltre ad attrarre i compratori, rappresenta i valori dell’impresa e li trasmette dove possibile.
I brand sostenibili hanno la grande responsabilità di simboleggiare non solo una realtà ma il nobile e globale obiettivo della sostenibilità.
Attualmente, il 66% dei consumatori afferma di essere disposto a spendere di più per acquistare un prodotto sostenibile. Un dato che fa ben sperare in vista degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Il Punto Sostenibilità della Fondazione Fashion Research Italy
Lo spirito travolgente del movimento sostenibile invade Bologna grazie all’iniziativa della Fondazione Fashion Research Italy.
I brand sostenibili vengono raccolti nel Punto Sostenibilità, un archivio che cataloga oltre 1500 pezzi tra bottoni, zip e tessuti prodotti dalle più grandi aziende del paese.
L’obiettivo del Punto Sostenibilità è quello di convogliare in un unico luogo le buone pratiche dei marchi legati al tema della sostenibilità, diffondendole ovunque.
Il progetto nasce due anni fa da un’idea dello storico presidente di La Perla Antonio Masotti, da sempre vicino al movimento sostenibile.
La selezione dei brand sostenibili: un prodotto interamente made in Italy
I brand sostenibili selezionati per entrare a far parte del Punto Sostenibilità sono stati scelti seguendo criteri ben precisi.
Prima tra tutte è la clausola che permette l’ingresso all’interno del grande archivio solo ai prodotti interamente made in Italy, premiando quindi il mercato sostenibile del paese.
Le informazioni relative ai tessuti sono interamente reperibili dalle schede di catalogo digitale disponibili a tutti, semplicemente attraverso un login.
Ogni scheda racconta l’intera storia del prodotto, facendo luce sulle performance di sostenibilità ambientale dell’azienda e sulle sue politiche interne.
Se prima l’archivio era visitabile solo tramite appuntamento, dal 2022 ogni informazione è disponibile sul sito della Fondazione, così da poter essere consultato da chiunque.
Continua quindi la rincorsa delle imprese a un mondo più sostenibile, partendo proprio dalle proprie politiche interne.
La sostenibilità – del resto – non è più solo giusta ma anche conveniente: eccola, finalmente, l’economia circolare.
Fonte: Corriere della Sera