Laura Bassi è una delle figure più illustri della storia italiana e bolognese.

Nata il 29 ottobre 1711, fu una delle prime donne al mondo a ottenere un dottorato e la prima a insegnare in un’Università europea.

Il suo percorso personale e professionale rappresenta un simbolo delle battaglie femminili per il riconoscimento intellettuale, in un’epoca in cui le donne erano escluse dalla maggior parte delle attività accademiche e scientifiche e la sua storia ci ricorda quanto sia stata coraggiosa nell’affrontare le barriere sociali e culturali del suo tempo.

Con l’anniversario della sua nascita è essenziale riflettere sull’importanza della sua figura e su come ha aperto la strada a generazioni di donne scienziate.

Laura Bassi

Le sfide affrontate

Laura Bassi dovette affrontare numerosi ostacoli per riuscire ad affermarsi nel mondo accademico, un ambiente dominato da uomini e fortemente influenzato dalla società patriarcale del XVIII secolo. 

Sin dalla giovane età, dimostrò uno spiccato ingegno: grande amante della filosofia, approfondì anche discipline come la logica, la geometria e la metafisica. Bologna, ha ricoperto un ruolo fondamentale nella sua formazione accademica: dimora di molti personaggi illustri e sede della prima università nel mondo occidentale, permise infatti alla Bassi di sviluppare a pieno le sue potenzialità.

Tuttavia, il suo cammino verso l’accettazione accademica non fu privo di sfide.

Laura Bassi dovette affrontare ostacoli sociali e istituzionali per ottenere i riconoscimenti che meritava, sebbene fosse ammirata per le sue conoscenze. Spesso le venivano negati ruoli e responsabilità accademiche a causa del suo genere: in quanto donna, la società prevedeva che si occupasse della sfera domestica, non di certo delle scienze e della filosofia!

Malgrado le difficoltà, nel 1732 all’età di soli 21 anni, Laura Bassi divenne la prima donna a laurearsi in filosofia presso l’Università di Bologna per poi divenire professoressa di fisica.

L’eredità di Laura Bassi e l’importanza del suo esempio

L’eredità di Laura Bassi va oltre i suoi successi accademici e scientifici.

Le sue scoperte nel campo della fisica e la sua partecipazione alle discussioni scientifiche dell’epoca, come quelle riguardanti l’elettricità, il moto dei fluidi e la fisica newtoniana, dimostrano che le donne potevano, e possono, contribuire in modo significativo alla conoscenza e al progresso scientifico. 

La sua vita è un esempio per le generazioni passate, presenti e future: Laura Bassi ha dimostrato che il sapere non ha genere e che l’intelligenza e la determinazione possono superare qualsiasi barriera.

Oggi, il suo nome è celebrato e ricordato in molti modi, l’Istituto Laura Bassi a Bologna, ad esmepio, porta il suo nome dal 1891 e rappresenta un tributo all’importanza della sua figura.