Il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna racconta sei secoli di storia produttiva!

Il progetto del Museo è iniziato grazie agli studi di Luigi Dal Pane, Carlo Poni e Alberto Guenzi che hanno esplorato l’identità industriale di Bologna, una città – la nostra – un tempo capitale europea della proto-industria serica, che ha visto un drammatico declino alla fine del Settecento.

Nel secolo successivo, Bologna ha però gettato le basi per un nuovo modello di sviluppo incentrato sulla formazione e l’innovazione: un ruolo cruciale è stato svolto dall’Istituto Aldini Valeriani che ha formato generazioni di artigiani, tecnici e imprenditori, contribuendo allo sviluppo industriale della città nel Novecento.

Visitare il Museo equivale ad addentrarsi nella storia produttiva di Bologna: un’esperienza unica per i visitatori che vengono da fuori ma soprattutto per i cittadini, spesso ignari del progresso tecnico, innovativo ed economico della città che abbiamo la fortuna di chiamare casa.

Museo del Patrimonio Industriale di Bologna

Museo del Patrimonio Industriale di Bologna: sei secoli di storia produttiva

Negli anni ’70, a Bologna mancavano studi e ricerche sul legame tra scuola tecnica e sviluppo industriale.

La mostra “Macchine Scuola Industria dal mestiere alla professionalità operaia” del 1980, organizzata dall’Amministrazione Comunale, è stata il punto di avvio per il Museo del Patrimonio Industriale. L’iniziativa ha infatti esplorato il forte legame tra la città e la formazione tecnica, evidenziando l’identità comune degli ex studenti dell’Aldini Valeriani e raccogliendo materiali d’archivio, fotografie e macchine storiche.

Questo evento ha offerto una panoramica sullo sviluppo tecnologico dell’industria bolognese avviando un’importante riflessione sulle strategie di modernizzazione attuate attraverso le politiche di formazione professionale.

Il successo della mostra ha portato alla creazione di un Museo-laboratorio, con l’obiettivo di continuare la divulgazione e la sperimentazione museografica. Nel tempo, il Museo ha introdotto nuovi linguaggi espositivi, utilizzando supporti audiovisivi e modelli funzionanti degli antichi apparati produttivi del setificio bolognese dei secoli XIV-XVIII.

Gli orari estivi del Museo

Dal 15 luglio al 18 settembre 2024 il Museo sarà visitabile solo il venerdì in mattinata, dalle ore 9 alle 13 previa prenotazione entro il mercoledì precedente. Questo permette di offrire un’esperienza personalizzata e approfondita ai visitatori, mantenendo al contempo la qualità delle esposizioni.

Per effettuare prenotazioni o richiedere informazioni, è possibile contattare il Museo telefonicamente al numero 051 6356611 o via email all’indirizzo museopat@comune.bologna.it.

Le tariffe per l’ingresso al Museo sono strutturate come segue:

  • Biglietto intero: 5 euro, riservato ai visitatori tra i 25 e i 64 anni.
  • Biglietto ridotto: 3 euro, per visitatori sopra i 65 anni, gruppi di almeno 10 persone, enti e associazioni convenzionati, e in caso di secondo biglietto per collezioni e mostre temporanee nello stesso giorno.
  • Biglietto ridotto: 2 euro, per visitatori tra i 19 e i 25 anni.
  • Ingresso gratuito: per visitatori fino a 18 anni, studenti delle scuole secondarie e universitari, accompagnatori di gruppi scolastici, persone con disabilità e loro accompagnatori, guide turistiche, giornalisti, soci ICOM, e altre categorie specifiche.
  • I possessori della Card Cultura possono accedere gratuitamente alle collezioni permanenti del Museo e usufruire di sconti per mostre temporanee e altre attività culturali.

Per ulteriori informazioni vi invitiamo a visitare il sito ufficiale del Museo.