Il 9 luglio 2024 ricorrono 250 anni dalla morte di Anna Morandi Manzolini, una delle figure più straordinarie nel mondo della scienza e della tecnologia.
Nata il 21 gennaio 1714 a Bologna, Anna Morandi Manzolini dimostra sin da giovane un’inclinazione naturale verso l’anatomia e la scultura, due campi che all’epoca erano raramente esplorati dalle donne.
Sposata con Giovanni Manzolini, un anatomista bolognese, Anna inizia a collaborare con lui alla realizzazione di modelli anatomici in cera, sviluppando le sue già evidenti capacità e diventando una delle più abili ceroplastiche del suo tempo.
La maestria della Morandi non si limita esclusivamente alla precisione scientifica, ma si estende anche all’estetica delle sue creazioni, tanto educative quanto artisticamente rilevanti.
Incurante delle opinioni che ben presto iniziano a diffondersi sul suo conto, Anna riesce a emanciparsi grazie al connubio di scienza e arte guadagnando l’ammirazione di molti colleghi, primo tra tutti il fisico e anatomista bolognese Luigi Galvani.
Quando, nel 1755, il marito viene a mancare, Anna, in quanto donna, rischia di non poter continuare autonomamente le sue ricerche. Sarà la stima di un uomo avanguardista a permetterle non solo di continuare i propri studi ma di diventare il punto di riferimento che ancora oggi continua ad essere.
Ammirazione, fiducia e una vita dedicata alla scienza
In un periodo in cui le donne erano spesso escluse dalle scienze, Anna Morandi Manzolini sfida le norme di genere della sua epoca, combinando due arti apparentemente dissimili ma evidentemente correlate.
Dapprima, grazie al suo matrimonio con Giovanni Manzolini, Anna può dedicarsi alla scienza e all’anatomia, ruoli che le erano preclusi semplicemente per il fatto di essere donna. Tuttavia, la sua vera sfida inizia nel 1755, la dopo morte del marito.
Senza la protezione e il supporto del coniuge, Anna non può infatti continuare la propria carriera autonomamente.
Intercede quindi per lei papa Benedetto XIV, pontefice illuminato che già aveva dimostrato grande sensibilità nei confronti dell’emancipazione femminile attraverso lo studio, favorendo altre studiose come la matematica Gaetana Agnesi e la filosofa naturale Laura Bassi.
In un’epoca in cui le donne sono relegate a ruoli domestici e raramente coinvolte nelle discipline scientifiche, Anna riesce quindi a distinguersi come una delle principali anatomiste e ceroplastiche del suo tempo.
Il cratere su Venere dedicato ad Anna Morandi Manzolini
Il ruolo di Anna Morandi Manzolini nel mondo della scienza e dell’arte è riconosciuto ancora oggi. A lei è stato dedicato il cratere Manzolini su Venere, un omaggio significativo che sottolinea l’impatto duraturo delle sue opere, il suo contributo alla scienza e la forte ispirazione per le future generazioni di scienziate e artiste.
Anna rappresenta un esempio brillante di come le donne possano eccellere nei campi scientifici e tecnologici, sfidando le convenzioni sociali e aprendo nuove strade per le future generazioni.
Attraverso la sua dedizione alla ceroplastica anatomica e alla sua carriera accademica, Anna Morandi Manzolini ha infatti lasciato un’impronta indelebile nella storia della scienza, dimostrando che, con passione e impegno, ogni barriera può essere superata.