Il progetto europeo Digital Technologies for Tower rinforza la presenza della realtà virtuale a Bologna introducendo modalità di interfaccia uomo-macchina tecnologiche e innovative nelle torri aeroportuali del Guglielmo Marconi di Bologna.

Ma andiamo per gradi.

L’idea emerge dalla necessità dei fornitori di servizi di navigazione aerea di affrontare diverse problematiche legate a un monitoraggio di volo efficiente, puntuale e sicuro. Il traffico aereo è infatti in forte aumento: il potenziamento della digitalizzazione sembra quindi rappresentare una delle soluzioni più efficaci per soddisfare queste esigenze.

Nell’ambito del progetto europeo Digital Technologies for Tower  un gruppo di ricercatori dell’Università di Bologna ha recentemente sviluppato un sistema che consente ai controllori di volo di ottenere informazioni sul traffico aereo mentre monitorano la situazione reale sulla pista.

Come?

Scopriamolo insieme.

realtà virtuale a Bologna

Realtà virtuale a Bologna: cieli sicuri ed efficienti 

La realtà virtuale a Bologna non è più un buon proposito per gli anni avvenire ma un fatto consolidato, capace di apportare innovazione e progresso al distretto della città.

Non solo, oggi tale tecnologia immersiva permette ai controllori di volo di monitorare e potenziare lo spazio aereo che sorvola le due torri, aumentando la loro  produttività, fornendo tempi di percorrenza più brevi e collegamenti migliori.

A Bologna questo è possibile grazie a un progetto portato avanti da un gruppo di ricercatori dell’Università che, con l’utilizzo di visori speciali e smart glass, hanno introdotto realtà virtuale e realtà aumentata nelle torri di controllo dell’aeroporto Guglielmo Marconi.

L’idea dei ricercatori dell’Unibo nasce dalla necessità di combinare in un’unica sala di controllo centralizzata tutti i servizi dei vari aeroporti, dando vita a sistemi di interfaccia uomo-macchina innovativi e trapiantabili nelle torri di controllo.

Il progetto, finanziato dal SESAR Joint Undertaking (Single European Sky ATM Research) è stato sviluppato e validato dal Laboratorio di Realtà Virtuale e Simulazione dell’Università di Bologna (Campus di Forlì).

Fonte: Unibo Magazine